sabato 23 febbraio 2013

Vota Antonio........

al voto quindi.
Devo dire che è arrivato troppo presto, con gran abbuffata televisiva e poca visibilità e comunicazione locale.
I banchetti dei partiti e movimenti sono stati radi, i personaggi politici nazionali non hanno visitato le nostre terre, addirittura gli spazi per le affissioni elettorali sono spogli, come ad indicare che questo territorio è già assegnato, è già contabilizzato in modo preciso.
In famiglia quest' anno avremmo una diciotenne che voterà per la prima volta, e come ho scritto precedentemente, ho sentito doveroso parlargli dell' importanza dell' atto che si appresterà a fare.
Ma ho trovato poca voglia di mettersi....
in gioco, certo, non si è mai profeti in patria!
Riflettendo, mi sono accorto che la percezione dei giovani dell' importanza di questi temi, a 18 anni, è proprio allo stato embrionale. E' come, capendo che la faccenda non sia una banalità, la si snobbi per non dover sforzarsi a capire.
Si risolve chiedendo a mamma e papà cosa votano loro: se c'è condivisione di appartenenza, per il neofita al voto si prospettano due possibiòità: allinearsi oppure andare agli antipodi per ripicca nei confronti dei genitori.
Nel caso invece ci sia discordanza in famiglia, o si vota come il genitore più in sintonia, oppure come prima il contrario di entrambi.
Scherzi a parte, il  quadretto descritto mi serve solamente per ribadire che abbiamo urgenza di far partecipare le persone alla vita politica del proprio paese, città, nazione.
E credo questo possa avvenire se non releghiamo ai media "il lavoro" di informazione, di discussione.
Con il blog Primovoto da noi proposto le cose sono andate nel complesso bene, sufficenti visite e interesse, ma il lavoro più grosso ci aspetta per le regionali, dove i giochi sono più conosciuti e più interessanti anche per il nostro  territorio.

Durante la mia prima esperienza di campagna elettorale alle precedenti comunali, è scattato in modo inconsapevole quel qualcosa che è riuscito a far partecipare le persone, a porre ascolto alle loro istanze, a far sì che la partecipazione sia il giusto modo di fare.
Sono stati proprio momenti belli.
Invece oggi, con le politiche che credo saranno determinanti per i prossimi anni, andrò alle urne con uno spirito molto lontano a quei giorni.
Non è stato mai così difficile per me decidere chi votare.
Se debbo scegliere in base a quanto visto nei dibattiti televisivi o interviste, quelli che mi son piaciuti di più è la coalizione guidata da Bersani. Berlusconi mi risulta invotabile, Monti non parla mai di stato sociale, ha solo in bocca la parola economia.
Rivoluzione Civile è a me vicino su diversi temi e ragionamenti, ma non capisco come mai è stato necessario legare il nome ad un candidato e anche la compagine mi sembra alcuanto curiosa.
Capisco la necessità di riagguantare una presenza in Parlamento, ma forse era meglio non seguire le dinamiche propagandistiche degli altri e restare invece più vicini al nome e simbolo, proprio perchè si va a proporsi ad un elettorato che queste cose non le digerisce facilmente.
Dicevo del PD.
Mi è piaciuto Bersani due giorni fa da Mentana porre l' accento sul fatto che il suo partito sia l' unico senza  il nome del leader sul simbolo, che il PD è rimasto l' unico partito con una dialettica aperta, che è sostenuto da una struttura.
Mi sono piaciute le idee espresse e la scelta delle primarie, insomma, nel panorama dei papabili ci stava.
Ma poi mi guardo in casa e.... il quadretto cade a terra rompendosi in mille pezzi!
C'è chi mi dice che la situazione staranzanese non è diffusa, che è un caso isolato; mah, dico io , sarà.... ma in altre occasioni, e non ultima quella della centrale di Monfalcone, vedo che potrebbe essere in fase di contagio anche altre amministrazioni....
Il movimento 5 stelle potrebbe essere un altro possibile premiato alle elezioni anche dal mio voto, ma anche qui sono in difficoltà.
Credo che a livello locale 5 stelle possa fare tanto, ma governare la complessità in un momento del genere non è certo cosa semplice.
Anche se molti votano Grillo per dare un sonoro scossone al sistema, io dopo la mia esperienza di consigliere comunale, sarei in forissima difficoltà a presentarmi a Montecitorio senza una corretta conoscenza della macchina amministrativa.

Se a deteminare la mia scelta dovrebbero essere i programmi, anche lì guai ...
Le mie priorità sono sociale, ambiente, istruzione e ricerca; mettendo a  confrontoi programmi delle coalizioni gli questi  sono i punti i più scarni......

Insomma, anche stasera, non so ancora che fare, e penso che siamo in molti a non aver ancora deciso.
Certo, un modo sarebbe sceglier il meno peggio, come si dice, votare tappandosi il naso.... ma sono stufo di votare così!!
Comunque, andrò a votare.

Andrea







 

1 commento:

  1. andrea, io chiedo a papà Gianni :D e qs nn è ironico.. esprimi ql che sento anch'io.. ma qualcosa si deve fare. comunque andrò a votare

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