giovedì 22 dicembre 2011

il mal di pancia della maggioranza....


Puntuale il mal di pancia della maggioranza. Se il regolamento appena approvato, frutto di un proficuo lavoro di tutta la Commissione competente, rappresenta la "torta " dell'adeguamento al nuovo Codice dei contratti, l'emendamento di Staranzano Partecipa non era la ciliegina ma la "farcitura", parte sostanziale della torta, alla quale la maggioranza ha risposto con un no formale ed un impegno sulla parola di una consigliera. Quanto è affidabile questa maggioranza?
Ai nostri occhi molto poco e qui ricordiamo ancora la vicenda della centrale a biomasse guardando la trasmissione Report di domenica 18 dicembre; ricordando l'ipotesi di utilizzare 300mila euro per l'asfaltatura della strada che porta al lido e non per la scuola; ricordiamo altre vicende senza contare altre opere pubbliche al palo o il tentativo d'insediare un'attività di recupero e smaltimento di olii.
L'emendamento proposto aveva l'obiettivo di manifestare la preoccupazione di Staranzano Partecipa sull'affidamento diretto per cifre comunque importanti (fino a 40mila euro). Su questo non concorre solo il nuovo Codice degli Appalti ma anche la direttiva comunitaria sulla concorrenza.
Alla richiesta se l'amministrazione avesse un albo dei fornitori, la risposta è stata evasiva, anzi, negativa. A questo punto non ci sembra che sia garantito quanto previsto dalle norme in vigore e, qualora un funzionario dell'amministrazione comunale provvedesse a spendere delle risorse pubbliche senza garantire trasparenza e rispetto della concorrenza, il funzionario stesso e non il politico, si troverebbe a dover pagare in solido l'errore procedurale.
Richiedere questo non insinua, ancora, il comportamento illecito dell'amministrazione ma raccomanda attenzione agli operatori e ai cittadini. Dunque, perché tanto mal di pancia?
In Commissione si è fatto un buon lavoro, ma la politica richiede decisioni formali e queste sono state a senso unico grazie alla forza dei numeri per cui la maggioranza comunque governa e non in forza di una verità oggettiva ma in forza di decisioni proprie.
Facile per la politica se a pagare poi potrebbero essere chi materialmente fa il lavoro.
La difesa d'ufficio, tra consiglieri della stessa maggioranza, fa pena come tutte le difese di ufficio soprattutto se fatte al riparo dei numeri della maggioranza.
Infine, vogliamo ricordare lìennesimo intervento di quel consigliere dall'eloquio da reader digest che, tentando di distinguere due anime di Staranzano Partecipa, cerca di dividerne la rappresentanza e dice delle cose che, in altro contesto, sarebbero da diffamazione mentre in consiglio, con i propri sproloqui di finta filosofia, elargisce solo una quantità di minchiò.nate.

Ferdi

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