domenica 17 febbraio 2013

La Cantada di Sior Anzoleto

Dopo diversi anni, martedì sono andato alla "Cantada" e, rientrato a casa, ho espresso a mia moglie la mia amarezza per le cose sentite. Noi abbiamo due figlie indiane e certi passaggi non mi son proprio piaciuti. Mia moglie mi ha detto di scrivere, ma io son sempre restio ad usare questo metodo per esprimerre le mie opinioni, talvolta mi sembra abusato e così, quando il giorno dopo ho letto sul quotidiano locale quanto detto dall'assessore Benes, mi son compiaciuto del suo intervento e mi sembrava bastasse. Ma oggi,
leggendo altri interventi e la nuova precisazione dell'assessore, trovo il dovere di intervenire.
Tanti argomenti mi distinguono dall'assessore, anche l'orientamento politico, ma di ciò che oggi ha dovuto precisare (oggi venerdì 15) mi sento totalmente rappresentato.
Ho sempre raccomandato alle mie figlie attenzione al razzismo dilagante, sia quello carico di "buonismo" sia quello dispregiativo e, purtroppo, devo riscontrare che quest'ultimo serpeggia sempre di più. Qui non ne faccio una questione politica, anche se ci sono connotati politici, ma semplicemente questione di intelligenza. L'ironia e la satira sono cose difficili da "esercitare", ci vuole molta intelligenza e nobiltà di animo e questo mi fa rivalutare più intelligenti "Testamenti" scritti da chi ora non c'è (penso a Paolo Zaccai, per esempio). Anch'io ho sentito poche risate (per fortuna poche anche se qualcuna di troppo comunque sentiti gli argomenti). Ritengo che, se l'altro giorno, alla Cantada in piazza, fosse stato presente qualche famigliare di quelle persone uccise, anche molto di recente, non avrebbe riso, ne sorriso, ma sarebbe scappato da qualche parte ad urlare il proprio dolore così calpestato in pubblico.
La "voce del popolo"  é come l'innocenza dei bambini, un falso luogo comune perché tutti noi sappiamo come talvolta i bambini sappiano essere crudeli sia con i loro coetanei sia con gli animali, mescolando tutto, allora, riesco a capire che quei "bulli" arrestati qualche giorno fa a Trieste, sono semplicemente dei "gogliardici interpreti" dello stesso dramma e, come tali, da voi, non andrebbero puniti.
Scivolare verso comportamenti collettivi contro "altri" che hanno il difetto di "appartenenza" ritengo sempre una cosa pericolosa e non adatto alla sana ironia, alla sana satira e all'accoglienza che da sempre questi territori hanno riservato agli "stranieri" in quanto terra di mescolanze. Su questi delicati e importanti argomenti mi schiero decisamente accanto all'assessore Benes.
Grazie,
Ferdinando Bertani

1 commento:

  1. Ciao. Non ho seguito la cantada e neanche i commenti successivi. Mi è difficile quindi capire bene il tuo intervento. Certo, potrei fare delle ricerche su internet e cercare di capire a cosa ti riferisci...ma potrei anche incappare nelle fonti sbagliate. È quindi sempre consigliabile, quando si scrive in risposta di qualcosa o qualcuno, incorporare nel testo i link alle pagine dove trovare le parole ed i fatti ai quali fai riferimento. Paola Rossi

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